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Edizione del 29 giugno 2000 |
Fin dal perfezionamento delle prime forme di linguaggio, è emersa la necessità contingente di
un possibile mezzo che consentisse di tesaurizzare le informazioni di una certa importanza; il
problema fu risolto escogitando appropriati sistemi di scrittura, dapprima rudimentali e in
pratica totalmente figurativi, poi via via più sofisticati, fino alla stesura degli alfabeti.
L'esigenza immediatamente successiva fu quella di un adeguato metodo di condivisione
delle informazioni così raccolte. Tralasciando l'analisi dell'importanza che un flusso
comunicativo preciso e tempestivo riveste nell'economia di un gruppo (sia esso branco, tribù,
metropoli, reame o continente), poiché costituirebbe uno studio di carattere più sociologico che
tecnico - laddove la presente analisi vuol essere prettamente tecnica, è intuitivo che una
qualsiasi comunicazione, indipendentemente dal veicolo che la consente, puù dirsi di buon
livello se si soddisfano le condizioni seguenti:
Ovviamente, un messaggio preciso e dettagliato che giunga in grave ritardo perde inesorabilmente in efficacia, così come un messaggio che giunga in largo anticipo ma che risulti poi del tutto incomprensibile, in qualunque circostanza del vivere quotidiano.
La scienza della comunicazione a distanza è quella che, nel secolo appena conclusosi, ha compiuto i progressi più impressionanti, oltre ad essere la frontiera più calda per quanto concerne lo sviluppo della civiltà nei primi trent'anni del secolo entrante. Ecco perché anche questa disciplina è meritevole di una sezione dedicata al suo approfondimento.
La società civile evolve, e mutano di conseguenza i bisogni primari dei suoi membri.
Per lungo tempo la potenzialità maggiore degli Stati egemoni fu costituita dalla disponibilità
forza lavoro, ove ricchezza di manodopera significava poter ottenere più risultati concreti in
minor tempo. All'alba della massiccia automazione nell'industria, l'obiettivo si spostò sul
fabbisogno di energia per far muovere i macchinari. Quando poi, in periodi più recenti, ad
assumere massima valenza fu il trasporto di oggetti e persone, le redini del sistema
economico/commerciale passarono in mano ai produttori di combustibili.
Questa la successione storica del millennio che si chiude. Quello che per contro si va ad aprire
- non c'è fine senza rinascita, e ciò non fu mai più vero che per il trascorrere del tempo, da
quando si iniziò a misurarlo - vedrà il consolidamento dell'informazione come risorsa di
prima necessità, per garantire un progresso quanto più coerente, spedito e continuo dell'intero
sistema. Citando Harvey Rumbaugh, «come la scarsità di combustibili solidi ha colto di sorpresa
il mondo industrializzato negli anni Settanta, così la scarsità di trasmissioni di dati coglierà
di sorpresa il mondo nel prossimo decennio». La previsione era riferita agli anni Ottanta, ma
pare essersi avverata solamente nella seconda metà degli anni Novanta.
Il problema della diffusione dell'informazione è infatti salito alla ribalta in seguito al forte
incremento di domanda, da parte della clientela di massa, di abbonamenti al servizio di
telefonia cellulare e agli accessi a Internet. E questo è avvenuto nonostante nel decennio
precedente vi fosse stato, in tutto il mondo, un enorme impulso ai lavori di ammodernamento
delle reti di telecomunicazioni. Nonostante i fornitori si fossero messi in grado di offrire
migliori servizi, la domanda ha superato clamorosamente l'offerta.
La tendenza imposta dalla clientela ai fornitori di connettività va con decisione verso
comunicazioni sempre più affidabili, che siano in grado di raggiungere qualsiasi
luogo del pianeta, che consentano il trasporto di informazioni di notevole complessità
come brani audio e video ad alta fedeltà riproduttiva. Questo impone una corsa continua
all'ammodernamento di impianti e infrastrutture, sia pure con un occhio ai costi, poiché per le
aziende del settore essere preceduti da un concorrente - che offra migliori servizi, migliori
tariffe, o entrambi - significa perdere milioni di clienti.
Se oggi gli abbonati alla Rete sono cresciuti nella maniera che sappiamo, è stato perché la
rincorsa ad accaparrarsi la clientela ha abbattuto i costi del servizio, fino alle recenti
formule gratuite, ed anche oltre al gratuito puro e semplice. D'altro canto, la necessità di
disporre di informazioni di quantità, qualità, e tempestività sempre maggiori ha indotto
aziende, istituti di ricerca e privati a richiedere terminali (sia di rete fissa, di tipo
telefonico tradizionale o per trasmissione dati, che radiomobili, satellitari o cellulari, per
non parlare dei collegamenti televisivi, a mezzo cavi o parabole satellitari) e dorsali di
collegamento più veloci, affidabili e capienti.
Nei prossimi anni, la scommessa per fornitori e costruttori di infrastrutture di telecomunicazioni sarà quella di adeguare impianti ed apparati nel modo più rapido e conveniente, con opportuni compromessi fra gli investimenti necessari ed i tempi di rilascio delle proposte innovative.
Subito dopo la vittoria nella battaglia di Maratona, il generale Milziade si ritrovò nelle
condizioni di dover informare tempestivamente i signori di Atene, e per far questo la migliore
risorsa a sua disposizione era il veloce corriere Fidippide - il quale, così vuole la leggenda,
pagò con la propria vita la sollecitudine con cui adempì all'ordine ricevuto.
Ancora all'inizio del secolo scorso, le notizie non viaggiavano con rapidità maggiore dei
cavalli e dei muli, cioè a non oltre quindici chilometri di media oraria; con buona pace
dei loro inventori, il sistema dei «fuochi frasici» dovuto ai Greci dell'età classica e i
tralicci di Chappe erano sistemi geniali, ma assai poco pratici. Difficile, infatti, pensare di
poter trasmettere efficacemente messaggi di una certa complessità mediante combinazioni di falò:
quanto al telegrafo ottico, era basato sul principio elementare per il quale la disposizione dei
bracci alla sommità del traliccio determinava le singole lettere del messaggio. Oltre ad essere
macchinoso, tale sistema poteva facilmente essere messo fuori uso da... un po' di nebbia.
Per una autentica rivoluzione del settore bisogna attendere l'intuizione vincente di Antonio
Meucci, maturata nella seconda metà dell'Ottocento con i suoi studi sulla trasduzione del
messaggio (in questo caso essenzialmente vocale) in un rapidissimo segnale elettrico.
Nasceva in quel momento quella che sarebbe divenuta l'odierna scienza delle telecomunicazioni.
Assieme all'altra idea vincente di Guglielmo
Marconi, quella di eliminare il portante fisico e di affidarsi all'etere come mezzo di
trasporto del segnale in luogo del filo conduttore, quella di Meucci fu l'invenzione di maggior
impatto sulla vita quotidiana terrestre mai messa a punto da cinquemila anni a questa parte.
Il segnale elettrico presenta numerosi vantaggi:
Nei decenni successivi, i progressi nella messa a punto di sistemi di telecomunicazioni hanno conosciuto impennate sbalorditive, dapprima per opera del genio militare (vista la fondamentale importanza strategica che una esatta e tempestiva informazione riveste durante le manovre) e in seguito, dopo che le multinazionali intravidero la possibilità di raggiungere direttamente i potenziali clienti, ci fu lo stravolgimento nel costume che portò in tutte le case dapprima gli apparecchi radioriceventi, poi i televisori - che presto saranno affiancati da terminali domestici per il collegamento alla Rete, la cui architettura interna deriverà dal tradizionale calcolatore elettronico da scrivania, ma che avranno un'interfaccia di dialogo e dispositivi di comando molto più a misura d'uomo di quanto non siano i sistemi operativi a finestre e le tastiere dattilografiche. Il computer, oggetto potentissimo ma alquanto ostico da padroneggiare, resterà un accessorio caratteristico di un'elite esperta ed istruita, ma non s'attaglia a divenire un oggetto di largo consumo per la clientela di base, che non vuole essere costretta ad assimilare pagine e pagine di manuali tecnici per scaricare ogni tanto qualche immagine e qualche brano audio digitale.
La rete di telecomunicazioni è stata caratterizzata, fin dal suo primo concepimento, dalla tendenza ad espandersi globalmente. Si voleva creare un'infrastruttura che fosse potenzialmente in grado di annullare le distanze fra il mittente ed il destinatario della comunicazione, sfruttando le peculiarità della trasmissione degli impulsi elettrici nei quali convertire i messaggi - tanto vocali quanto telegrafici.
Negli anni, ingentissimi sforzi tecnologici da parte di tutti i Paesi più industrializzati hanno
portato a compimento la realizzazione delle principali dorsali a lunga distanza, sia nazionali
che internazionali; tramite collegamenti di quest'ultimo tipo è stato possibile creare interconnessioni
tali da coprire praticamente ogni angolo civilizzato del pianeta, sia per quanto riguarda le reti
basate sul portante fisico (i tradizionali cavi, sia elettrici che, più tardi, in fibra ottica) che per quanto
riguarda le trasmissioni via etere. Il passo successivo, cui si è giunti in un lasso di tempo relativamente
breve, è consistito nel superamento del limite costituito dalla necessità di costruire gli impianti
esclusivamente a livello del suolo: complici gli straordinari progressi nel campo della
missilistica, non appena le tecnologia lo hanno consentito si è passati a collegamenti
satellitari, creando così le premesse per una copertura davvero globale dell'orbe
terracqueo. Infatti, disponendone opportunamente le antenne, i dispositivi per telecomunicazioni
in orbita geostazionaria permettono di illuminare realmente ogni frammento di terre emerse.
Una volta realizzata la rete infrastrutturale, l'evoluzione è stata legata all'aumento delle esigenze
degli utenti. L'iniziale offerta della possibilità di comunicare per via telefonica o radiofonica, e
di ricevere i primi rudimentali segnali televisivi, è stata resa obsoleta dal lievitare delle
prestazioni richieste: in campo militare, maggiori garanzie di riservatezza e affidabilità; in
campo professionale, maggiore versatilità e potenzialità di implementare servizi sempre più
avanzati; in campo scientifico, la possibilità di realizzare collegamenti in grado di trasmettere
maggiori quantità di dati in luoghi più lontani ed in modo più fedele possibile.
L'ovvia conseguenza di tante prestazioni aggiuntive è quella di rendere sempre più complesso
il segnale da trasmettere. Ma un segnale più complesso, per essere elaborato e recapitato
in modo rapido ed affidabile, richiede un consistente ammodernamento delle
infrastrutture di rete sulle quali viene inviato.
Riflettendo: al giorno d'oggi, a molti capita di dover inviare ad un apparecchio remoto
pagine dattiloscritte, o complesse basi di dati, addirittura immagini in alta definizione.
La rete telefonica era nata per portare una semplice trasduzione elettromagnetica della
voce umana: quante informazioni in più può contenere un moderno segnale digitale?
Se la rete non fosse stata ammodernata, sarebbe ipotizzabile compiere quelle semplici
operazioni?
Il tradizionale cavo, ma anche l'onda radio modulata, possono essere visti come vere e proprie strade: più il traffico cresce, più tali strade vanno adeguate. Quando vennero ideate le moderne autostrade, quelle tradizionali in asfalto, quelle due corsie per ogni senso di marcia più quella di emergenza parevano esagerate. Oggi, quelle tratte che non sono state portate a tre, o addirittura a quattro corsie sono destinate ad essere spesso intasate. Alla stessa maniera, è compito dei gestori degli impianti far sì che le autostrade dell'informazione garantiscano la possibilità di smaltire il traffico che viene loro offerto.
Qual è il concetto che misura la dimensione delle "autostrade" delle TLC? Banale: per analogia, sarà rappresentato dalla quantità di traffico dati che riescono a smaltire nell'unità di tempo. Citare esclusivamente la trasmissione di dati non è fondamentalmente scorretto, dal momento che ormai la totalità dei segnali nelle reti sono trascodificati in digitale; ben pochi residui di segnali in analogico sopravvivono nell'uso quotidiano.
Rimane il fatto che la clientela, come accennato sopra, richiede alle reti prestazioni sempre più evolute; il che si traduce in operazioni più complesse, da svolgere in tempi accettabili. Se ci si propone di distribuire filmati via cavo, tanto per fare un esempio concreto, chi sottoscrive l'abbonamento si aspetta di vederli scorrere fluentemente sullo schermo, e non che il tempo di caricamento si prolunghi esageratamente e la riproduzione avvenga a singhiozzo, con spiacevoli pause tra un "fotogramma" e il successivo - diversamente, potrebbe nascere qualche contenzioso.
Ne consegue che tutte le reti, per offrire servizi di buona qualità, devono garantire prestazioni
adeguate, vale a dire che devono poter sollecitamente "smaltire il traffico" sempre più pregiato
che sono chiamate a trattare.
Il concetto è relativamente semplice. Ogni canale trasmissivo, sia via radio o via filo, ha un ben
definito campo di frequenze che riesce a trattare fedelmente; quando tali frequenze divengono
troppo basse o troppo alte, intervengono altri effetti elettromagnetici indesiderati che alterano
il segnale, attenuandolo o distorcendolo in modo che il contenuto informativo che porta non sia
più ricostruibile. Questo campo in ambiente tecnico è denominato banda passante, ed
è il parametro che caratterizza la bontà di una tratta, di un canale, o per estensione di una rete.
Tanto più larga è la banda, tanto più elevata è la qualità dei servizi che si possono offrire,
poiché un canale che permetta il transito di uno spettro di frequenze molto ampio garantisce di
poter trattare una mole di dati per secondo assai più elevata - e conseguentemente, di elaborare
con successo pacchetti di dati anche molto complessi.
La richiesta di disponibilità di banda è in costante incremento. Ciò per i gestori di reti è alquanto
oneroso, poiché impone continui e cospicui lavori di ammodernamenti infrastrutturali, per rendere
le dorsali adatte all'espletamento di servizi avanzati; d'altronde tale attività è indispensabile, se si
vuole mantenere un numero sufficiente di clienti pregiati (che cioé usufruiscono di servizi ad alto
valore aggiunto, quelli più remunerativi per chi li vende).
Ma la clientela è anche esigente, e si aspetta un trattamento di riguardo, vista la delicatezza
dell'argomento. La possibilità di comunicare è ancora vista dal pubblico come un servizio
che nessuno vuol vedersi negato, qualunque siano le esigenze, dal direttore di una multinazionale
alla casalinga di Roccacannuccia. Vi è a tal proposito un sito, che mantiene sotto stretta osservazione
le evoluzioni del mercato delle telecomunicazioni dal punto di vista dei consumatori, ed è quello della
AISTEL; in esso comunque non
mancano approfondite analisi di tipo tecnico, oltre a contenuti aggiornati sul panorama globale delle
comunicazioni a distanza.
Per completare idealmente il discorso, può essere utile un altro collegamento ricco di materiale interessante: la pagina delle telecomunicazioni nella banca dati europea dell'ASCA, che contiene una panoramica di riferimenti normativi di larghissimo raggio.
Si è già accennato a come la rapidità dell'innovazione tecnologica e l'evolversi delle esigenze
della clientela determinino vorticosi cambiamenti nel panorama delle telecomunicazioni, a
livello mondiale. Per avere una pur piccola idea della rapidità con cui le innovazioni si
susseguono, vale la pena di dare un'occhiata
all'archivio di articoli riguardanti il mondo delle tecnologie della
comunicazione, stralciato dal sito del relativo supplemento di un notissimo quotidiano a
tiratura nazionale.
Pure in un simile vortice, le caratteristiche principali che delineeranno lo sviluppo del settore
negli anni a venire sono ormai ben marcate: fermo restando che un colpo a sorpresa può sempre
capitare inaspettatamente (ad esempio, l'eventuale perfezionamento di un ipotetico sistema
per il trasporto di segnali telefonici e dati sulle linee elettriche, che rivoluzionerebbe di colpo il
quadro tecnico e gli equilibri di mercato), si possono ragionevolmente tratteggiare i punti
salienti in direzione dei quali muoverà la ricerca scientifico-tecnica.
Uno scenario del genere è paragonabile ad un calderone in continua ebollizione. La competizione
fra multinazionali, fornitori di contenuti da diffondere e gestori di reti e canali di
diffusione si farà sempre più serrata, perché gli affari in gioco sono veramente enormi, di
portata addirittura planetaria.
Questo renderà arduo il compito di chi dovrà definire le regole del gioco, e disciplinare i
giocatori - che, vista la posta in palio, si faranno sempre più inquieti e disposti a tutto per
riconquistare quelle posizioni monopolistiche, che si è cercato di eliminare in favore di un
mercato più aperto. Se per quanto riguarda le aziende non sono stati apposti collegamenti, per
non dare impressioni di preferenze, le regole hanno una fonte ben precisa: il ministero. D'altro canto, l'organo deputato
a far rispettare dette regole, in modo che la lotta rimanga entro i limiti della legalità, è
l'Autorità del settore. Ai signori che vi
prestano la loro opera, i migliori auguri di un buon lavoro.
Il settore delle telecomunicazioni è talmente vasto e connesso a un tale numero di altre
discipline scientifiche, che anche solo renderne una panoramica rischia di divenire un'opera
monumentale.
Ciò premesso, è altrettanto vero che farsi un'idea precisa dell'effettiva consistenza del mondo
delle TLC dalle poche righe della presente pagina, per chi non abbia mai avuto modo di
perseguire regolari studi specifici, è altrettanto arduo.
Un minimo di orientamento globale è peraltro indispensabile; in quest'ottica, per dare modo agli interessati di inquadrare la complessità della tematica, è a disposizione una tabella in cui sono illustrati gli ambiti di studio e ricerca verso cui attualmente muovono la ricerca e la sperimentazione delle telecomunicazioni moderne.
L'intenzione è poi di pubblicare quanto prima anche un vero e proprio indice tematico,
contenente le indicazioni circa materie ed argomenti da conoscere per formarsi una vera e
propria cultura delle telecomunicazioni. Vista però l'onerosità di redigere un compendio di tal
fatta, motivi pratici suggeriscono di rimandarne la stesura ad una fase successiva degli
aggiornamenti del sito, che altrimenti difficilmente avrebbe visto la luce entro il 2000 d.C.
Chi fosse interessato ad approfondire in dettaglio qualcuna delle tematiche qui esposte, può
rivolgersi direttamente al sottoscritto, oppure prendere spunto dalle tracce di programma per
effettuare ricerche per proprio conto. In ogni modo, per qualunque voce dell'itinerario, sono
a disposizione per fornire informazioni, supporto e assistenza.
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